Mabon è il Celtico bambino di luce che porta la vita eterna (21 settembre)

la luce impersonificata
la luce
'Il Figlio Divino' è il Dio gallese della giovinezza e figlio della madre terra Modron e di Mellt ('Illuminante"). Era il Figlio della Luce, della liberazione, armonia, musica e unità. Ha anche il potere di far fiorire e sviluppare ciò che dipende per la propria crescita dalla sua luce solare (in senso naturale e spirituale). Le sue caratteristiche e le sue funzioni sono del tutto analoghe e sincronizzate con quelle di Apollo.


Con Settembre arriva l'Equinozio d'Autunno, Mabon, la prima delle Festività dell'oscurità, e uno dei temi dominanti di questa festa è la separazione (tra innamorati o quella tra madre e figlia).
Dopo aver sacrificato la propria essenza vitale alla Madre Terra, il Dio si trova ora alle soglie degli Inferi diventando il simbolo del passaggio dalla vita alla morte.

Sacrificandosi in lei, egli impregna il suo grembo della propria essenza e si trattiene dentro di lei come promessa, poiché egli è la vita.
Nell'antica tradizione, durante questo periodo di "incubazione" il Dio viene chiamato Mabon - figlio della Madre - dall'autunno sino alla Dodicesima Notte, ovvero il 6 di Gennaio.
Mabon ( "Grande Figlio" o "Figlio della Madre") era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Mabon fu rapito dalla madre, Modron ( Grande Madre ), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù ( alt
re leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un aquila ed un salmone ). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron -- il suo grembo. Grazie a ciò egli può rinascere. La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme.

In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron invece corrisponde a Demetra.
Mabon è la festività dell'equinozio, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi; è tempo di equilibrio, quando la luce e le tenebre sono uguali e dà inizio all'autunno.
È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell'anno in cui viene effettuato il secondo raccolto;
Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell'arrivo dei mesi freddi. Generalmente inizia il periodo della caccia.
Molte specie migratorie - come le rondini - avviano il loro lungo viaggio verso sud.


grano
grano
Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà.
E' tempo di bilanci; abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato l'anno passato, possiamo constatare che frutti abbiamo raccolto. In occasione di questo periodo e dell'aratura dei campi, erano effettuati un gran numero di riti locali e regionali con il comune denominatore del ringraziamento e della preghiera di una mite stagione in arrivo.
Il periodo dell'equinozio d'autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce alter ego di Lucifero.

Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano.

Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti, con procedure che un tempo venivano accompagnate da rituali ben specifici, perché il processo della fermentazione delle uve era visto come simbolo della trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, nel buio dei santuari sotterranei.
Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. E' tempo di volgersi all'interiorità: nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte.
cesto di frutta
frutta
È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo, rilassamento e riflessione.
Mabon è considerato tempo dei misteri. È il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. Le divinità vengono ringraziate per i loro doni, auspicando il futuro ritorno dell'abbondanza per gli anni successivi, ricordando di lasciare una parte del banchetto per la Terra e le sue creature: tutto ciò che di commestibile fosse sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto,veniva portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ha elargito i suoi doni.

La Dea appare in veste di Madre dell'Abbondanza, Madre della Terra e Regina del raccolto. Il Dio è visto come il Padre del Cielo, Re del Grano e Signore del raccolto. Il Signore e la Signora regnano sulle celebrazioni del ringraziamento che inizia al tramonto e perdura per tutta la notte.

Il ciclo si è quasi chiuso, la natura si prepara alle brume invernali.

Il seme sepolto nel terreno ( a Mabon e Samhain ) muore e nasce la nuova pianta (a Yule) , che percorrerà tutto il suo cammino (a Imbolc, Oestara, Beltaine e al Solstizio d’Estate), e maturerà (a Lughsanad) per poi di nuovo generare il seme che cade nella terra e morire per dare inizio ad un nuovo ciclo.

Questo è il ciclo del Serpente che si svolge nell'arco di un anno solare, scandito dalle stagioni, e che comprende l'intera nostra vita.

Uscire da questi cicli significa elevarsi, come dicevano gli antichi, riscoprendo la propria dimensione divina ed immortale. Concetto alla base delle iniziazioni e dei misteri Eleusini.

La tavola, imbandita con tovaglia e tovaglioli di colori autunnali, con candele rosse o marroni, può essere decorata con erbe secche, castagne, noci, more, ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali. Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e vino per ringraziare gli antenati.
Pietanze tradizionali sono il pane di grano, i fagioli le patate e le zucchine al forno.
Il fuoco viene acceso con le foglie secche che si raccolgono in giardino.

Corrispondenze

Incensi

la mirra, la salvia, il benzoino, l’ibisco e i petali di rose

Colori

l’arancio, il color oro, il marrone ed il bordeaux

Cibi

tutti i frutti autunnali, focacce e schiacciate, le noci, carote, cipolle, patate, e ovviamente granturco e vino

Cristalli

l’ametista, il cristallo di rocca e l’avventurina

Simboli

le foglie secche, le pigne, il vino, la ruota dell’anno e la mela

Bibliografia e siti web

“Feste pagane” di Roberto Fattori
“Il tempo dei Celti” A. Kondratiev
www.ilcerchiodellaluna.it
www.stregadellemele.it

Fonti delle immagini

www.theinkwitch.com
www.molinocarbini.it
www.rabenclan.de

articolo di Selendir Ellendhar

Nessun commento:

Posta un commento